CORSI RAGAZZI - Judo Club Borgo Valsugana

JUDO CLUB BORGO VALSUGANA
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E' risaputo che uno sport praticato con il buon senso è un prezioso coadiuvante per la salute del corpo e dello spirito. Un organismo sano ed agile ci sprona e ci dà coraggio nel confronto della vita di tutti i giorni. Ogni persona, senza limiti di età o di sesso può praticare questa disciplina. Certo, è meglio incominciare questa attività già nella prima giovinezza dove la formazione sicuramente sarà più ampia. Tuttavia, non c’è  un range massimo di età per praticare. Ognuno secondo le sue capacità. Il judo si pratica sempre con un compagno, con il quale ci si alterna nel eseguire le tecniche o subirle.
La pratica del Judo si deve eseguire con un compagno in modo tale che mentre chi esegue la tecnica (detto Tori) impara il movimento o lo affina, mentre chi la subisce (detto Uke) impara a cadere senza farsi male o a schivare o contrattaccare. Lo studio delle tecniche e il paragone con l'altro (UKE o TORI) ci offrono la possibilità di confrontarci non tanto con le capacità altrui, ma con i limiti del nostro corpo e della nostra mente, con la nostra capacità di controllo delle azioni e delle emozioni.

Nell'alternarsi dei ruoli di Uke e Tori, matura la consapevolezza del nostro essere e quindi il rispetto per se stessi e per l'altro. Infatti questa alternanza dei ruoli intercambiabili coinvolge strettamente le due personalità. Praticare il Judo, vuol dire rispetto di sé e degli altri, controllo delle nostre azioni - emozioni affinché la nostra aggressività non diventi violenza ma armonia di forme e unione di opposti.
Il judo, per la vasta gamma di azioni (prese, attacchi, difese, proiezioni, controlli, cadute), movimenti (torsioni, rotazioni, flessioni, piegamenti, spinte, salti, slanci ) e spostamenti (lineari, circolari, a terra) esige una certa preparazione fisica. Tutti i gesti eseguiti in modo corretto e naturale evitano traumi e correggono - se possibile - errate abitudini di postura. La pratica stessa della disciplina, dato che ogni tecnica impegna il corpo in molteplici movimenti e respirazione, è già un'ottima preparazione fisica. Occorre, comunque, preparare il proprio corpo con degli esercizi fisici sia per ottenere prima dell'attività vera e propria un ottimale riscaldamento e per conseguire un giusto grado di agilità al fine di prevenire i normali traumi di qualsiasi altro sport.

Viene da sé che gli obiettivi più importanti da conseguire sono:
 
 
·       prendere coscienza che la palestra è a tutti gli effetti una scuola e pertanto è richiesta attenzione e volontà di apprendimento;
 
·       rispetto verso il maestro e gli allievi più anziani;
 
·       rispetto verso qualsiasi compagno di allenamento;
 
·       rispetto verso sé stessi;
 
·       infondere spirito di amicizia ed educazione;
 
·       prendere coscienza delle proprie emozioni compresa la paura o l'aggressività.
Secondariamente, ma con risultati più evidenti, si tenderà a:
 
Ø dare una giusta educazione fisica in relazione all'età;
 
Ø tendere ad aumentare le proprie prestazioni sotto l'aspetto della forza ed agilità;
 
Ø controllo dell'equilibrio;
 
Ø controllo dei movimenti in caduta al fine di evitare traumatismi;
 
Ø insegnamento delle tecniche di base come dal programma di attività;
 
 
Naturalmente, coscienti del fatto che i nostri giovani sono praticamente coinvolti per tutto il giorno in estenuati attività di apprendimento, tali insegnamenti non vogliono affaticare ulteriormente il bambino - ragazzo e pertanto saranno fusi con attività ludiche permettendo anche di dare sfogo al loro bisogno di distrazione. I risultati, soprattutto sotto l'aspetto della maturazione, non saranno, pertanto, immediati ma si realizzeranno solo con la frequentazione dei corsi ed evidenziandosi solo dopo del tempo essendo il tutto legato alla personalità ed età dell'allievo.  
 
 
 

Spesso alle persone che non operano nel settore e ai genitori dei bambini che frequentano le lezioni di Judo, sorgono dei dubbi circa l'organizzazione del periodo di attività. Nello spiegare i tempi e tipologie di attività che sono poste in essere si ricorda che la suddivisione del periodo è stata sempre oggetto di riflessione e che l'impostazione attuata è frutto di notevoli sforzi al fine di ottenere il miglior risultato. È ovvio che ciascun maestro deve anche tenere conto delle condizioni di preparazione dei propri allievi.
Pertanto, dovendo impostare la preparazione fisica in ogni seduta di allenamento si divide il lavoro in quattro momenti:
Ø riscaldamento generale e miglioramento della mobilità articolare con esercizi specifici (20 ' circa)
Ø riscaldamento e miglioramento della resistenza fisica con rilassamento coinvolgendo gli allievi in attività ginnico-ludiche (15' circa)
Ø allenamento tecnico specifico (studio ed esecuzione di tecniche o movimenti fondamentali) ( 25 ' circa)
Ø allenamento tecnico pratico (combattimento sportivo) (15' circa).
Ovviamente questo programma di massima può cambiare secondo la necessità di operare più o meno in alcuni particolari settori: fisici o tecnici; a cura del Maestro insegnante.
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